mercoledì 25 febbraio 2015

PISCINE & C.

C'è chi dice che la carta stampata  non abbia futuro - e sarà anche vero-  ma grazie al numero nuovo di Giardino Antico, che mi ritrovo tra le mani ogni mese, ho scoperto un mondo nuovo, tutto d'acqua.
Grazie all'articolo dell'ottima Anja Werner leggo che ogni anno si premiano le migliori bio-piscine realizzate  (il premio si chiama Froschkoening e la premiazione si è svolta in uno dei palazzi del centro storico di Vienna...una cosetta, insomma). Ora, io credevo che i termini bio e piscina fossero difficilmente accorpabili e, ancora di più, fossero difficilmente avvicinabili i concetti di bello e piscina naturale, probabilmente perchè avevo una corposa confusione mentale a riguardo. In realtà  e la vivo come una vera rivelazione - è possibile fare piscine naturali e bellissime (yeppa!). Il premio in questione, ideato 15 anni fa, è  legato all'azienda Biotop che ha  ideato un sistema di realizzazione declinato in due versioni: il sistema  swimmingtech - bio piscina con la tradizionale area di rigenerazione effettuata attraverso le piante - ed il sistema living pool - con acque depurate attraverso una bio filtrazione posizionata sotto una copertura in deck di legno, dove le piante coprono un ruolo puramente decorativo. Per farvi capire quanto belle possono essere queste piscine , eccovi i vincitori delle due categorie. E poi non dite che non vi viene voglia di trovare uno spazio anche nel vostro giardino...

1° PREMIO SWIMMINGTECH
Progettato e realizzato in Belgio che, ancora una volta, si rivela la nuova terra d'elezione per design e giardino.


Una piscina che sembra un canale e che dialoga mirabilmente con il paesaggio circostante.

1° PREMIO LIVINGPOOL
Progetto costruito in parte sul tetto di una garage, è perfettamente rispondente all'architettura alla quale contende lo spazio. Interessante e non banale l'impiego della vegetazione . Progettato  e realizzato in Germania.



2° PREMIO LIVINGPOOL
Integrazione riuscita al 100% e minimalismo di forme e  materiali che noi adoriamo, A parte il divanetto in finto rattan intrecciato - ma sono olandesi quindi lo possiamo tralasciare - mi sembra perfetto.


Un progetto ancora ci è piaciuto, tra quelli selezionati: una bio-piscina tra i monti austriaci che realizza il sogno di nuotare in alta quota. Otto metri di dislivello coperto e una realizzazione impeccabile: come a dire che possono anche non esserci limiti ...





lunedì 9 febbraio 2015

SERRALUNGA :UN AMORE TUTTO ITALIANO

Questa volta vogliamo condividere una storia tutta italiana: la storia di un'azienda piccola ma tosta -radicata in un territorio bellissimo e duro che è il Biellese, nel nord Piemonte, pieno di gente orgogliosa e lavoratrice - che da qualche anno è riuscita a ricavarsi un meritato posto nel mondo del design per esterni. Ci siamo innamorate di Serralunga  tardi e non per i suoi prodotti più famosi, i vasi luminosi: quando siamo arrivate nel mondo del design per esterni, questo era il loro prodotto più venduto e copiato e lo si vedeva davvero ovunque. Ci aveva stufato, anche se l'idea era intelligente, e sull'onda di 'questo lo abbiamo già visto' ci siamo chieste se, per caso, non fossero capaci di fare anche altro. Ed abbiamo scoperto che non solo sono capaci di fare BEN altro, ma lo fanno anche benissimo.



 Serralunga utilizza del polietilene lineare in polvere (!!!) per fondere i suoi vasi ed i suoi arredi : con la  plastica - o resina, se preferiamo- riesce a creare forme oniriche, delicate, spumose e leggere (perchè la leggerezza è un punto di forza non trascurabile) declinandole in una delle cartelle colori più belle che abbiamo sottomano.

A noi piacciono moltissimo gli arredi: divertenti, dal design pulito o incredibilmente originale, sono secondo noi il loro segno distintivo. Resistenti in giardino, inaspettati in interni : ecco i nostri eletti.



Barceloneta è la preferita in assoluto: semplice o doppia, con la scocca in metallo, ha una seduta inaspettatamente morbida. Design indiscutibile per eleganza e pulizia della forma.
Divertente, sorprendente, geniale: Canisse è morbido nelle linee, accogliente nella seduta ed esiste anche nella versione poltrona. Da provare per innamorarsene.




E poi ancora Giulietta, la panca per eccellenza; la sedia La Regista ed il tavolo Svedese: tutti pezzi che reinterpretano il classico con materiali nuovi. Sono arredi pensati per il giardino od il terrazzo ma che ci siamo divertite, insieme ai clienti, ad ambientare ed impiegare anche negli interni più diversi.





 Dai mobili, poi, ci siamo convertite anche alle lampade: Alba (insieme ai vasi della stessa linea: nuances delicate a sfumare..), Babà e PicNic sono sempre più spesso presenti nei nostri terrazzi. Ve le consigliamo: belle e funzionali perchè sulla qualità non ci sono dubbi o compromessi.







 Serralunga produce anche una seconda linea, la 1825, che è per noi un punto di riferimento nella vaseria: modelli tradizionali (come il Millerighe) che, rivisitati nei colori, improvvisamente cambiano faccia e si adattano a qualsiasi progetto o spazio. Camelia, Liscio Siena, Cup, NewPot: non esiste che l'imbarazzo della scelta. Il nostro consiglio è quello di accostarne tre, magari in colori dello stesso gruppo ma leggermente diversi: effetto assicurato, anche con la più banale o triste vegetazione...






Insomma, una storia italiana di quelle che ci piacciono e delle quali ci piace fare, anche se in piccolo, un po' parte: una storia di cose (belle) fatta da persone (belle pure loro) .







lunedì 2 febbraio 2015

UN POLLO PER AMICO

'Può darsi io non sappia cosa dico, scegliendo te, un pollo per amico... ' o qualcosa di simile cantava il famoso riccioluto cantautore che, però , aveva in mente una donna e non un grazioso e produttivo animale da cortile come la gallina. Se avete cominciato a trasformare il davanzale  fiorito in  coltivazione di aromatiche, se siete passati dal giardino all'orto e se avete già piazzato un alveare in terrazzo  è ora che facciate spazio alle galline, come hanno già fatto circa 200.000 famiglie a Londra, a Parigi e ancora prima a NYC.  E' infatti in questa città - e te pareva...- che nasce nel 1999 la prima associazione legata all'esperienza di allevamento urbano di galline, la Backyard Chickens, che  da allora ha aiutato un numero sempre crescente di famiglie a realizzare questo tipo di auto produzione.

Le galline in terrazzo, se così si può dire, sono uno degli ulteriori passaggi verso una nuova dimensione di avvicinamento alla campagna, la manifestazione di una nuova coscienza più che un modo per non fare la spesa: qualcuno lo fa perchè terrorizzato dell'idea che i propri figli siano destinati a credere che le uova nascano nei supermercati già confezionate; altri perchè desiderano uova sane, freschissime e bio (per davvero) alle quali, una volta abituati, non si riesce più a rinunciare. 


Allevare galline -ovaiole si intende e non per farci il brodo per i cappelletti- è possibile  a livello amatoriale e anche se non si dispone di grandi spazi: esiste tutto un mondo di siti internet che promuovono corsi, danno consulenze e possono fornire pulcini, adulti, mangimi e tutti gli attrezzi utili ed indispensabili per un allevamento produttivo. Parlando di costi, tenere un pollaio non è costoso perchè le galline mangiano un po' di tutto: per esempio considerate che un solo esemplare di gallina adulto può fare fuori circa 150 kg/anno di spazzatura che finirebbe nell'organico, a cominciare dagli avanzi della cena. Non scordate però che quello che date da mangiare sarà poi quello che mangerete sotto forma di uovo...

Il costo principale sarà il pollaio : dimenticate  le vecchie stamberghe semidiroccate e puzzolenti (eh si, le galline puzzano abbastanza,...) ed abituatevi ai nuovi pollai di super design dove far vivere le vostre ovaiole a cinque stelle, circondate da tutti i comfort che una gallina si può immaginare. 


http://www.nogg.co/





che ne dite del nostro pollaio? fatto su misura e con tutti pregiati pezzi di recupero. ruote in ferro battuto, finestrotta per guardare fuori quando piove e paglia bio...Galline fortunate!

In quanto a dove metterle, come dicevamo, coi nuovi pollai di design (ma ne esistono ormai di tutte le fogge ed i prezzi) non è necessario nascondere l'area polli in angoli ed anfratti: tenete solo a mente che  giardino e galline non sono propriamente una combinazione azzeccata (vi ricordate di questo post? Uno dei libri consigliati vi spiega benissimo come far coesistere le due cose) e che bisogna avere cura dei nostri amici 365 giorni all'anno. Anche se l'idea ci piacerebbe moltissimo, poi,  non vi consigliamo davvero il terrazzo: le galline sporcano parecchio e poi, poverette, hanno davvero bisogno di razzolare e sgambettare libere tra l'erba ed i fiori. Ma se ormai siete pronti a partire, ricordatevi che l'allevamento di animali da cortile in città è regolamentato dai disciplinari di Igiene Pubblica (ed ogni comune ha il suo): informatevi bene presso la vostra ASL e pure presso i vostri vicini ai quali consigliamo di promettete una stecca fatta di uova....

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